Presentazione del nuovo numero
Nessun impianto o sistema può funzionare correttamente e raggiungere il comfort richiesto senza un corretto sistema di regolazione, che sia manuale o automatico.
Negli impianti termici si è spesso in presenza di variazioni di carico dovute ad irraggiamento, modifica della temperatura esterna, affollamento; è necessario quindi intervenire per modificare in un senso o nell’altro la potenza emessa.
Per regolare un sistema occorre quindi:
- stabilire un valore della temperatura ambiente (che è di solito la variabile che si vuole tenere sotto controllo);
- misurare tale valore e confrontarlo con uno di riferimento impostato;
- utilizzare la differenza di tali valori per agire sulla regolazione e ripristinare il set-point fissato.
Tali azioni (misura, comparazione, correzione) devono essere fatte automaticamente e con continuità per mantenere costante nel tempo la temperatura ambiente.
Occorre perciò, costruire un circuito di regolazione completo di sonda o sensore per la misura della temperatura, regolatore per confrontare la temperatura con il valore impostato e un organo finale di regolazione che può essere, ad esempio, il servomotore che fa aprire o chiudere la valvola.
Nel numero 56 di Idraulica abbiamo analizzato i circuiti e gli organi che permettono la regolazione negli impianti. In questo numero, invece, approfondiremo in che modo i regolatori possono comandare gli impianti, quali sono le tipologie più utilizzate e quali programmazioni adottare per ottimizzarne il funzionamento e le rese.