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Copertina Idraulica Caleffi numero 57

Impianti a ventilconvettori con caldaia a condensazione

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Fig. 23: Schema con caldaia a condensazione, impianto a ventilconvettori, regolazione a punto fisso e valvole ON/OFF

Negli impianti dotati di batterie di riscaldamento dell’aria (ventilconvettori, UTA ecc…) è necessario mantenere la temperatura di mandata al di sopra di una soglia minima (circa 50 °C 55 °C) per evitare flussi d’aria non confortevoli immessi negli ambienti. Pertanto, in questi impianti si utilizza prevalentemente una regolazione della temperatura di mandata a punto fisso. La regolazione della temperatura ambiente è effettuata controllando la portata che alimenta i terminali di emissione. La regolazione più semplice è di tipo ON/OFF e viene spesso associata a valvole a 3 vie, onde evitare interruzioni della circolazione. 

Vantaggi

  • È una soluzione semplice ed economica 
  • Consente una programmazione oraria dei periodi di riscaldamento e attenuazione 

Svantaggi

  • Oscillazione della temperatura ambiente 
Fig. 24: Schema con caldaia a condensazione, impianto a ventilconvettori, regolazione a punto fisso e valvole modulanti

La regolazione della temperatura di mandata a punto fisso può essere abbinata ad un controllo della temperatura ambiente effettuato tramite la modulazione della portata di alimentazione delle batterie di trattamento dell’aria. Nei sistemi più moderni, quest’ultima viene tipicamente realizzata tramite l’utilizzo di valvole a 2 vie dotate di servocomandi di tipo proporzionale. In questo caso, quindi, il bilanciamento della rete ed i circolatori devono essere adatti ad un funzionamento a portata variabile. 

Vantaggi

  • Riduzione dei costi di pompaggio 
  • Regolazione stabile della temperatura ambiente 

Svantaggi

  • Possono non funzionare correttamente in 
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