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Rivista Idraulica 63

ESEMPIO 3: Dimensionamento di un impianto VMC in un'abitazione privata a due piani

Articolo di: Ingg. Mattia Tomasoni, Elia Cremona
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Si eseguirà ora il dimensionamento dell’impianto di ventilazione meccanica controllata di una villa disposta su due piani. Al piano terra l’abitazione si compone di soggiorno, pranzo, cucina, locale tecnico, bagno, guardaroba e uno studio. Al piano primo ci sono quattro camere da letto, una cabina armadio e due bagni. Per questa tipologia è stata pensata una distribuzione a massetto. 

Si procede al calcolo della portata di prima approssimazione (G’TOT). 

Nel caso di ambiente di tipo residenziale si calcola: 

G’TOT = 0,5 · VTOT = 0,5 · 536 = 268 m3/h 

Si verifica la portata di rinnovo con il criterio dell'affollamento (4 persone): 

a > GTOT / GPERSONA = 268 / 35 = 7,7 Esito: NO 

Si calcola quindi la portata totale di rinnovo come: 

GTOT = G’TOT = 268 m3/h 

Si riproporziona la portata di immissione in base al volume effettivo dei locali da servire. 

Avendo ottenuto dei valori più bassi rispetto ai minimi consigliati (vedi l'articolo "Il dimensionamento degli impianti di ventilazione meccanica controllata"), sono stati aumentati i ricambi previsti, ottenendo un valore di portata di immissione pari a 285 m3/h. 

Per garantire i valori di immissione minima (20 m3/h) è stata aumentata la portata di estrazione nel locale guardaroba. 

Il calcolo delle portate è necessario per poter effettuare la scelta dell'unità di ventilazione. Si seleziona una macchina con portata d’aria massima di 450 m3/h. 
Come mostrato in Fig. 39 il valore 285 m3/h è all'interno del campo di lavoro, con prevalenza utile di circa 400 Pa. 

Si riporta in Fig. 40 il posizionamento della macchina in controsoffitto, con relativa distribuzione. 
In tabella vengono riportate le lunghezze dei tratti di canale. 

Utilizzando i canali DN 90 si prosegue nel dimensionamento come mostrato nelle tabelle seguenti, controllando che le velocità all’interno dei canali non siano superiori a circa 3 m/s (o le portate non siano superiori a 50 m3/h). In caso contrario, si suddivide la portata su più canali. Infine, si verificano le perdite di carico dei tratti più sfavoriti. 

Infine, si calcolano le perdite di carico dei tratti più sfavoriti della distribuzione secondaria (evidenziati nella tabella 30): 

ΔPIMMISSIONE = ΔPSFAVORITO+ ΔPPRIMARIO = 68 + 2 = 70 Pa 

ΔPESTRAZIONE = ΔPSFAVORITO+ ΔPPRIMARIO = 70 + 5 = 75 Pa

La prevalenza dell'unità di ventilazione (Fig. 40) va confrontata con le perdite di carico maggiori, che in questo caso risultano essere quelle relative alla rete di immissione. Si può ritenere il dimensionamento corretto per l'impianto analizzato, in quanto la prevalenza disponibile è in grado di garantire le portate di progetto anche considerando lo sporcamento dei filtri. 

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